Autonomia differenziata: “Superate le 2.000 firme ad Acquaviva”
Riceviamo e pubblichiamo di seguito il Comunicato Stampa a firma di Lino Romanelli per il Comitato Cittadino di Acquaviva delle Fonti Contro l’Autonomia Differenziata:
“In una estata assolata come non mai il comitato cittadino, nato spontaneamente per arginare e fermare la frammentazione dei diritti, ha continuato per tutto agosto a raccogliere le firme nella nostra città per l’abolizione della legge sull’Autonomia differenziata.
L’impegno di tutti è stato premiato dalla città, che ha preso letteralmente di assalto i nostri banchetti, c’è stato un vero e proprio boom delle firme sul quesito referendario e il contributo degli elettori di Acquaviva delle Fonti è di oltre 2.000 firme, che si vanno ad aggiungere alle oltre 515.000 raccolte on line e alle altre firme raccolte negli altri comuni di tutta Italia. Al momento non è possibile quantificare, ma le previsioni meno ottimistiche danno il totale ben oltre il milione di firme raccolte in tutta Italia.
Questo traguardo mai raggiunto prima d’ora, ci fa ben sperare anche per il raggiungimento del secondo e più importante obbiettivo, ovvero, quello del superamento del quorum quando si andrà a votare.
Desideriamo ringraziare i cittadini per aver risposto così numerosi, i tanti volontari che si sono alternati ai banchetti sparsi in tutta la città, gli autenticatori presenti ai banchetti, l’ufficio comunale che ha redatto la certificazione elettorale, grazie davvero.
La nostra mobilitazione proseguirà per mantenere alta l’attenzione e prepararci al voto, continueremo a parlare con tutti gli elettori per spiegare gli effetti nefasti di questa legge spacca Italia. Continueremo ad incontrare le persone per spiegare loro la nostra posizione e proporgli di partecipare attivamente alla campagna elettorale vera e propria prevista nel 2025.
Siamo convinti che la giustezza della nostra posizione per dire “Sì all’Italia unita, libera e giusta” riuscirà a convincere gli elettori superando i confini del comitato promotore del referendum.
Qui sono in discussione diritti come il welfare universalistico, la scuola pubblica, il servizio sanitario nazionale, il contratto collettivo, la salute e la sicurezza sul lavoro, le politiche ambientali e quelle industriali.
Dobbiamo dare forza e credibilità a questa sfida, cercando di far comprendere che non si tratta di destra o di sinistra, ma di tutelare i diritti costituzionali dei cittadini su tutto il territorio nazionale.