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La storia di Lea Garofalo in scena a Sannicandro di Bari

L’APPUNTAMENTO È PER GIOVEDÌ 30 NOVEMBRE CON LO SPETTACOLODENUNCIO TUTTI” DEL COLLETTIVO TEATRO PRISMA

Il Centro Antiviolenza Li.A. dell’Ambito di Grumo Appula, in collaborazione con il Comune di Sannicandro, organizzano per giovedì 30 novembre, alle h. 20, lo spettacolo teatrale “Denuncio tutti. Lea Garofalo”, presso il Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari

Si parla di mafia, violenza maschile e coraggio a Sannicandro di Bari: e si sceglie di parlarne attraverso il potentissimo linguaggio del teatro.

Giovedì 30 novembre, alle h. 20, andrà in scena, presso il Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari, lo spettacolo teatrale “Denuncio tutti. Lea Garofalo”, del Collettivo Teatro Prisma, con Barbara Grilli, per la regia di Giovanni Gentile. L’ingresso è libero.

Lo spettacolo, promosso dal Centro Antiviolenza Li.A. in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Grumo Appula e il Comune di Sannicandro di Bari, racconta la vicenda di Lea Garofalo, vittima di femminicidio e di mafia.

Mi assumo tutta la responsabilità per l’omicidio di Lea Garofalo”.

Così Carlo Cosco, ex compagno di Lea, confessa in aula il suo atroce delitto. Lea Garofalo è una testimone di giustizia e Carlo Cosco il capo del clan ‘Ndranghetista di Viale Montello a Milano.

La ‘Ndrangheta è un modello di vita, una cultura, uno Stato nello Stato che spaccia, appalta e uccide e Milano è il centro degli affari e dello spaccio. Lea nasce in questo clima ma la sua voglia di libertà spacca gli schemi, è come sabbia nei meccanismi oliati della mafia calabrese, è un grido di aiuto e di verità che si eleva al di là delle istituzioni inermi e inefficaci. Da Petilia Policastro a Milano, in Viale Montello 6 fino alla sua morte, avvenuta in un appartamento di Via Prealpi e alla distruzione del suo corpo in un cantiere in Brianza. Milano è il centro anche della vita e della morte di Lea Garofalo. Perché quella che si ritiene una mafia minore, una mafia locale in realtà è la mafia più potente del mondo.

A seguire una riflessione comunitaria con il Sindaco di Sannicandro di Bari, Giuseppe Giannone, e la Coordinatrice del Centro Antiviolenza Li.A. dell’Ambito di Grumo Appula, Maria Antonietta Menchise.

Ingresso libero.

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