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L’Ospedale Miulli e le fallacie storico-giuridiche di Papa Francesco

Osservazioni sul discorso di Papa Francesco sull’Ospedale Miulli

di Vitantonio Petrelli

Lunedì, 18 dicembre, nella Sala del Concistoro del Vaticano, Papa Francesco ha rivolto un saluto molto bello alla delegazione ufficiale dell’Ospedale Miulli di Acquaviva, elogiando la missione ospedaliera come servizio fraterno e non, aggiungiamo noi, come arida e avida impresa economica, che trae guadagni dai bisogni esistenziali delle persone.

Ma al Papa sono state passate delle informazioni storiche e giuridiche false sull’Ospedale Miulli, inserite dal Papa come encomio, nel suo discorso. Viene da chiedersi: perché nell’ambiente ecclesiastico del Miulli si coltivano fallacie storico-giuridiche? Non affermano i testi sacri che Satana è il principe della menzogna e che la verità è Dio stesso? Perché, dunque, non si onora sempre Dio-Verità?

Ecco le due affermazioni false, che sono il nucleo del discorso di Papa Francesco, purtroppo male informato, senza rispetto per la sua suprema e sacrale dignità..

1) Dice il Papa: ”Il vostro è un Ospedale antichissimo, fondato nove secoli fa come “hospitale per li poveri ammalati”. Ma l’’Ospedale Miulli è nato solo il 2 giugno 1713, 310 anni fa,a seguito del lascito testamentario, causa mortis, del nostro giovanissimo Concittadino Francesco Miulli, che ha costituito erede universale e particolare di tutti i suoi beni l’”Ospedale di Acquaviva, seu li Poveri infermi di Acquaviva”, non la Chiesa, né cittadina, né diocesana. E tuttavia, per cancellare Francesco Miulli, gli informatori del Papa sono risaliti all’ospedale-infermeria, detto ‘hospitale militum’ cioè ospedale dei soldati (non dei poveri) istituito verso il 1160 da Roberto Surguglione, nei pressi del Castello normanno di Acquaviva. La testimonianza si ricava da un codice del 1450, nel quale si afferma che quell’ospedale-infermeria del Surguglione era oramai da tempo chiuso e diventato il ‘Palatium Archipresbyteratus’. Quindi nessuna continuità col Miulli, che anzi l’Arciprete si era insediato lui nella sede dell’Ospedale di Surguglione e, quindi, non di Ospedale ecclesiastico trattasi, ma di Ospedale fagocitato da un ecclesiastico. La ricostruzione storica fornita al Papa è un evidente tentativo di scavallare Francesco Miulli da fondatore dell’Ospedale e metterci all’origine il Surguglione, prendendo per deficienti le persone ed ingannando perfino il Papa. E ben a ragione Francesco Miulli lasciò il suo ospedale alla Città e non alla Chiesa perché, in questo caso, sarebbe stato sottomesso alla giurisdizione di quella di Bari, da cui dipendeva nel 1712 la Chiesa di Acquaviva, non più ‘Nullius’. ‘

2) La seconda fallacia riguarda la definizione di ’Ospedale Ecclesiastico’ per il Miulli, che rappresenta un altro mendacio storico, finalizzato ad un’usurpazione,perché non esiste nessun formale decretum’ che ne abbia determinato la ‘institutio in titulum’ come Ente Ecclesiastico, che il Testamento, che ha valore perpetuo, non ha voluto. Vi è, invece, la certezza documentale assoluta del Regio Decreto di Umberto I° del 27.12.1896, che sancisce giuridicamente l’Ospedale, in base alla sua fondazione e storia, come istituzione pubblica e cittadina di assistenza e beneficenza (IPAB). Per nulla Ente Ecclesiastico, dunque, ma Ospedale cittadino di Acquaviva, in cui è incardinata anche la sua grande proprietà immobiliare, che illecite manovre catastali hanno

nel frattempo trasferito all’Ente Ecclesiastico. Del resto lo stesso Ministero dell’Interno, nella sua comunicazione del 27.6.1987, ha affermato che il Miulli non può dichiararsi ecclesiastico. Lo dimostra anche tutta la procedura che ha portato al Decreto Regio del 1896, curata dal Governatore mons Tommaso Cirielli, cittadino e vescovo di Acquaviva. Egli, dietro sollecitazione del Prefetto di Bari, ha coinvolto il Consiglio Comunale di Acquaviva nell’esame ed approvazione preventiva della bozza di Statuto Organico dell’Ospedale Civile Miulli di Acquaviva delle F. Quello Statuto, approvato con Regio Decreto dal Re, persiste ancora ed espelle giuridicamente l’Ente Ecclesiastico inquilino abusivo. Il suo ATTESTATO di ecclesiasticità è carente di qualsiasi potestà autoritativa, in grado di far mutare natura giuridica all’Ospedale e intaccarne la natura e il diritto, come ha esplicitamente ribadito la sentenza della Cassazione Civile n. 9382 dell’11.7. 2001. L’Ente Ecclesiastico è, dunque, una fantomatica escrescenza abusiva, che erode la grande istituzione cittadina dell’Ospedale Miulli. Chi gliela dice finalmente tutta la verità a Papa Francesco, superando la cialtroneria delle barriere omissive e menzognere? Egli ha coraggiosamente affermato: “Scandaloso chi fa donazioni alla Chiesa ma ruba allo Stato e ai poveri… No alla doppia vita dei benefattori della Chiesa che rubano allo Stato”.(Discorso 11 novembre 2013)

I Cittadini, e soprattutto i Cattolici, perché accettano supini che la verità e la giustizia vengano ancora calpestate dai Vescovi-Governatori dell’Ospedale e che soprattutto si inganni perfino il Papa?

Vitantonio Petrelli

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