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Acquaviva e la musica, una storia infinita che continua con Gatsby

di Francesco Lenoci

Acquaviva e la musica, si sa, hanno sempre avuto un rapporto speciale.

Un legame che affonda le sue radici nel lontano 1800 circa, anno relativo le prime documentazioni circa l’esistenza della prima banda cittadina.

Da allora, Acquaviva e tutti i suoi abitanti hanno respirato continuamente musica, tramandando, di generazione in generazione, lo spirito e i valori di una volta.

Anche ai giorni d’oggi, la nostra comunità continua a partorire giovani talenti che scelgono la musica come ispirazione di vita e professionale. Uno di questi è Felice Lenoci, in arte “Gatsby”. Lo abbiamo intervistato.

Quando hai capito che la via della musica potesse essere la tua via?

“In due momenti particolari. La prima da piccolo, quando a 8-10 anni, MTV e altre piattaforme televisive avevano iniziato a comunicare la musica in maniera globale. Ero l’unico ad ascoltare questo nuovo genere americano chiamato Rap, con artisti come Tupac, Biggie, 50 Cent, Eminem.

La seconda, è stata una scelta consapevole. Durante gli studi in Economia, che avevo intrapreso solamente perché mi piaceva l’idea di avere conoscenze basilari per qualsiasi tipo di impresa, ho capito che il mio business era la musica. E infatti da lì ho iniziato a scrivere quella che è stata la mia tesi sperimentale di laurea. Un trattato sul “Marketing delle piattaforme di streaming”, in un momento dove in Italia si iniziava solamente a capire cosa fosse Spotify..”

Sei stato fuori per studio e lavoro diversi anni. Perché hai scelto di ritornare e cosa porti con te da queste esperienze?

“Mi sono allontanato per gradi. Prima Roma, poi Milano, dove ho vissuto per 4 anni.

Le grandi città svuotano ogni singolo individuo di personalità, riducendo tutti in automi che eseguono ordini e perseguono obiettivi di altri.

Io sono sempre stato dell’idea che la vera libertà, soprattutto lavorativa, è costruire i propri sogni, non venire sottopagato per costruire sogni di altri.

Diciamo che Milano, più di Roma, è un contesto alienante che porta chi ha vissuto ed è cresciuto in contesti più slow, più “lenti”, come qualsiasi città del Sud, a non riuscire ad adattarsi a quello stile di vita, a quelle conoscenze di circostanza, a quella corsa continua verso chissà cosa.

Tornato in Puglia ho avuto un obiettivo, una direzione, un perché. Bisogna fare tanto qui e bisogna partire dal cambiare la mentalità, perché Milano ha ben poco di storia, di cultura rispetto ad una terra fertile come la Puglia, dobbiamo solo rendercene conto.”

Gatsby, perché questo nome?

“Perché sono cresciuto con la musica rap, il contesto hiphop o più in genere Urban, ma non mi ci sono mai riconosciuto a pieno. Non ho mai vissuto, per fortuna, in un contesto di droga, armi, violenza, quindi volevo trovare un modo più consono al mio essere, alla mia esperienza, che è sempre stata apparentemente molto abbottonata.

Da lì è arrivata l’intuizione: rap elegante. Il romanzo di F.S. Fitzgerald, “Il grande Gatsby”, è stato una fonte di ispirazione. Quando ho iniziato, volevo anch’io riconquistare la mia Daisy, ma poi ho cambiato idea.”

Un artista a tutto tondo. Dalla scrittura al marketing, fino ad arrivare al networking. Competenze necessarie per affrontare il mercato moderno.

“Innanzitutto bisogna partire dalla formazione: io credo nelle competenze, che non devono essere per forza scolastiche, certo, ma che per forza di cose passano da percorsi formativi.

Faccio un esempio: ti affideresti mai ad uno che si spaccia per farmacista, ma che non ha un titolo, anche se può vantare qualche anno di esperienza, o vi affidereste ad un laureato con meno esperienza?

Nella musica, nel mercato attuale, bisogna capire che l’immagine è tutto: se non sai chi sei, non sai nemmeno dove andare. Anche se ci fanno credere che basta l’idea vincente per emergere, la verità è che arrivano al “successo” una piccolissima parte di artisti, e che spesso nessuno sa quanto e quale lavoro c’è dietro un brano, un progetto artistico.

Ci sono infinite professionalità che sono anche pagate per fare il loro mestiere, e bisogna portare a conoscenza di tutti le varie possibilità, a livello formativo e lavorativo.”

E a proposito di competenze, domenica 30 aprile, Music X, la società fondata da Felice che si occupa di consulenze a 360° nel mondo della musica, in collaborazione con Altrementi Labs, altra giovane e interessante realtà acquavivese, si terrà la “Masterclass Music Marketing”. Unico appuntamento regionale, promosso da “Ronin”, uno dei massimi esperti di music marketing in Italia.

Durante la giornata, ci sarà un intervento su diritto d’autore e sul diritto connesso, attraversando quel mare magnum complesso dei diritti patrimoniali derivanti dalla musica, proprio a cura di Felice.

Non ci resta che aspettare la crescita e l’esplosione di questo nostro artista.

Buona musica Felice!

FRANCESCO LENOCI

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