Dissesto idrogeologico, a rischio 9 Comuni su 10
In Puglia 9 Comuni su 10, pari all’89% del totale, sono a rischio idrogeologico anche per effetto del cambiamento climatico che aggrava lo stato di salute di un territorio già molto fragile per la cementificazione e l’abbandono. A ricordarlo è Coldiretti Puglia, plaudendo agli interventi disposti dalla Regione Puglia per mettere riparo ad uno scenario di rischio che interessa quasi l’intero territorio pugliese.
Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi.
Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali, perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia, sottolineando che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) e che la superficie agricola utilizzabile in Italia si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari».
Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo, attesa da quasi un decennio e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio; tuttavia, sono anche necessari – conclude Coldiretti – interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva.