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Da studenti del Liceo don Milani a cittadini del mondo

di Giulia Calfapietro

Anche questo anno scolastico è giunto al termine. Completate le procedure di chiusura degli esami di stato le aule si sono svuotate, il vocìo degli studenti si è spento nella calura estiva ed ora, il don Milani tira le somme di un lungo periodo di progettualità, di didattica curricolare, di viaggi di istruzione, di certificazioni linguistiche e musicali, insomma di un anno di rinnovato impegno e professionalità dopo quelli un po’ più grigi della pandemia.

Come in tutte le scuole gli esami sono tornati a svolgersi in presenza, in forma tradizionale, prova scritta di italiano e prove di indirizzo, seguite dai colloqui interdisciplinari, alla presenza di Commissioni composte da docenti interni ed esterni, ma, allo stesso tempo, con un’attenzione maggiore e diversa ai ragazzi. Resi più vulnerabili e a tratti disorientati dagli anni di studio in DAD e dalle incertezze del mondo degli adulti al quale dovranno approcciarsi già nei prossimi mesi, i maturandi si sono mossi fra il bisogno di sentirsi ascoltati, guidati e magari aiutati a comprendere ciò che sono e che potrebbero diventare attraverso lo sviluppo delle proprie capacità e competenze e il desiderio di riportare quanto appreso in aula e di raccontarsi dopo cinque anni di vita comune.

Lasciano il don Milani 150 studenti, provenienti dai quattro indirizzi di studio, dopo aver riportato ottime valutazioni finali. 33 ragazzi si sono maturati con il 100 e, di questi, la metà con la lode. Hanno sostenuto prove brillanti e, durante i colloqui, hanno saputo, con spirito critico ed approccio personale, intessere trame interessanti mescolando nei loro discorsi quanto appreso e approfondito con l’aiuto dei docenti e il frutto di un percorso culturale personalizzato fatto di letture, di cinema, di teatro, di concerti e di ricerche sul web. Tutti, ma proprio tutti, hanno saputo dare il meglio di ciò che sono diventati: giovani adulti con tanta voglia di trovare il proprio posto nel mondo, di far sentire la propria voce e di dare il proprio contributo per rendere la realtà migliore di come l’hanno trovata. Nei loro discorsi alla Commissione hanno parlato di sostenibilità, di giustizia e di lotta ad ogni forma di discriminazione. Hanno condiviso il sogno di vivere la dimensione di cittadini europei, di viaggiare e confrontarsi con realtà diverse dalla propria, provando ad immaginarsi, fra qualche anno, giovani medici, ingegneri, insegnanti, psicologi, musicisti, esperti di marketing digitale e di comunicazione.

Molti di loro sono stati accompagnati il giorno del colloquio finale dai propri genitori, cosa non proprio frequente nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado. E’ sembrato che la presenza della famiglia abbia voluto ridare agli esami di stato il giusto rilievo, restituendo al colloquio finale il compito di chiudere un periodo generalmente complesso e altalenante quale solo l’adolescenza sa essere nella vita dei propri figli e, al tempo stesso, di segnare l’inizio di una nuova fase nella loro vita fatta di sogni e aspirazioni, di paure e di incertezze, che solo il supporto di un genitore sa rendere più lievi. E poi ci sono stati i fiori, tanti, a segnare l’arrivo della bella stagione e a suggellare un momento di grande emozione. Le foto, i selfie, lo spumante nei bicchieri di carta e tanti sorrisi e lacrime insieme.

Orgogliosi gli insegnanti che li hanno visti crescere e trasformarsi giorno dopo giorno fra i banchi di scuola, magari anche un po’ tristi perché a settembre quei volti faranno capolino altrove. Contento il personale, collaboratori e assistenti, per aver trovato posto in alcuni dei racconti che i ragazzi ricordavano con i loro amici, narrazioni di scorribande in corridoio, mal di pancia per i compiti in classe e simpatie sbocciate per caso fra un’aula e l’altra. Soddisfatta la Dirigente scolastica del lavoro svolto e della propria visione di scuola, innovativa e aperta al territorio, con i piedi ben piantati nella tradizione e gli occhi rivolti al futuro, che a tutti questi studenti rivolge il suo più sincero ed affettuoso augurio che essi potranno leggere sul sito della scuola, considerandolo l’ultimo dono che tutta la comunità scolastica rivolge loro.

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