Acquaviva, presentato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Si è tenuto ieri sera nella sala Colafemmina di Palazzo De Mari, l’appuntamento dedicato al Peba (Piano eliminazione barriere architettoniche).
L’architetta Alessandra Marsico, progettista del Peba di Acquaviva, ha snocciolato le criticità e le possibili soluzioni per migliorare concretamente la situazione. È stato promosso, inoltre, il questionario che punta a rilevare con maggiore precisione le indicazioni dei cittadini.
Il sindaco Marco Lenoci: “Quello di stasera è solo il primo passo perché il tema della disabilità riguarda tutti. Una città accessibile ai più fragili è una città accessibile per tutti. Un’azione efficace che non si limita al legittimo ottenimento di un diritto da parte di tante donne e tanti uomini ma che consenta anche di valorizzare la proposta acquavivese in termini di attrattività, economica e turistica”.
Il disability manager Nicola Marzano, vicepresidente della SiDiMa (Società italiana Disability Manager) ha evidenziato: “Siamo in forte ritardo rispetto a quanto indicato dalla convenzione ONU e dall’agenda 2030 ma grazie ad occasioni di coprogettazione, come quella di stasera, possiamo fare passi da gigante. I cittadini non possono più rimanere sullo sfondo di questo processo, il tempo delle consulte è finito, ora serve coprogettare e agire”.
L’assessore ai Lavori Pubblci, Mariagrazia Barbieri, ha aggiunto: “La disabilità è un argomento che tocca tutti e l’eliminazione delle barriere architettoniche può avvenire solo con un piano condiviso, dalla politica e dai tecnici ma soprattutto dai cittadini. Sono loro i protagonisti e sono loro a fornire preziosi suggerimenti”.
L’assessora alle Politiche sociali, Imma Morano, ha sottolineato: “Lavoriamo insieme perché servono competenze trasversali per redigere un peba efficace e puntale. Qui oggi abbiamo dato la traccia della nostra azione amministrativa, aprendoci alla cittadinanza perché il processo partecipativo è imprescindibile. Disabilità impone attenzione alle esigenze delle persone, una sensibilità tutto sommato recente, se pensiamo che l’Italia ha ratificato solo nel 2009 la convenzione Onu. La condizione di disabilità può riguardare chiunque nell’arco di una vita e quindi non è un tema ristretto. In quest’ottica, ci impegneremo ad agevolare ogni opportunità di rimozione delle barriere architettoniche per una città sempre più inclusiva”.