Sui tragici fatti accaduti in Sicilia ad Altavilla Milicia
I drammatici fatti di cronaca accaduti qualche giorno fa, nel mese di febbraio, ad Altavilla Milicia in Sicilia hanno scosso l’Italia intera ed ancora se ne continua giustamente a parlare.
Una strage familiare dai contorni ancora poco chiari, eppure, nonostante l’opacità dei fatti, alcuni mass media, anche nazionali, hanno da subito puntato il dito sul mondo Evangelico al quale sembrava essere vicina la famiglia coinvolta.
Bisogna purtroppo sottolineare che la società italiana nonostante si atteggi e cerchi di apparire multiculturale e poliedrica, ancora fa fatica a comprendere alcune ambiti che appartengono ad essa stessa, come ad esempio, appunto, il mondo Evangelico protestante.
Un mondo variegato e per davvero poliedrico al suo interno. Sarebbe stato doveroso da parte di alcuni giornalisti approfondire adeguatamente i fatti e soprattutto cercare di comprendere meglio di quale mondo stavano parlando quando si riferivano alle chiese evangeliche, delle quali evidentemente non hanno alcuna contezza.
Non ci preme qui spiegare cos’è il mondo protestante, anche se poterlo spiegare significherebbe sicuramente fornire una ricchezza culturale poco conosciuta e considerata, il quale vanta ad esempio una presenza storica in questo paese risalente non solo ai tempi della resistenza anti fascista alla quale presero parte eminenti personaggi evangelici, ma addirittura anteriore alla stessa riforma protestante. Parliamo della storia di questo paese.
Quanto ai nostri giorni, è diventato ormai di moda per i media in generale la tecnica della costruzione del mostro di turno per fini sensazionalistici, per produrre ascolti e scoop.
Sulla spinta di queste motivazioni, le notizie subito diffuse si sono orientate accanitamente verso il mondo evangelico addebitandone l’origine dei gravi delitti avvenuti ad Altavilla, da questo ambito religioso, stando ai primi articoli, sarebbe emerso quanto accaduto.
Inevitabilmente tutto il mondo religioso appartenente alle chiese evangeliche è intervenuto con note e comunicati stampa vari per tutelare la propria immagine impropriamente infangata da notizie assolutamente infondate e fuorvianti.
Nel nostro territorio acquavivese esistono tre realtà evangeliche da ormai diversi anni, due delle quali aderiscono ad un organo provinciale che include al suo interno diverse realtà evangeliche dell’area metropolitana di Bari. Lo si può quindi considerare l’organo più rappresentativo del protestantesimo sul nostro territorio, è il Consiglio delle Chiese Evangeliche di Bari (CCEB).
Le chiese acquavivesi che vi aderiscono sono la Chiesa Fiumi di Acquaviva (Parola di Speranza) e la Grace Communion International (Chiesa Cristiana della Grazia).
Il CCEB, in concerto con i molti altri organi evangelici anche nazionali ha emesso un comunicato inviato a alcuni organi di stampa fra cui questa redazione, che ha gentilmente accolto la richiesta dei responsabili delle due comunità acquavivesi di pubblicarlo per intero.
Per la Chiesa Fiumi di Acquaviva Nico Colafemmina
Per la Grace Communion International Francesco Bernardi