L’hair stylist Massimo Colapietro alla Milano Fashion Week 2023
Il noto parrucchiere acquavivese prenderà parte al backstage delle sfilate di Moda
Domani sarà a Milano per occuparsi delle acconciature per le modelle che sfileranno per i grandi brand di abbigliamento
Max Colapietro: “Sono carichissimo!
Non vedo l’ora di vivere questa mia seconda esperienza”
di Isabella Giorgio
Un parrucchiere acquavivese tra i protagonisti della Milano Fashion Week 2023, l’evento dedicato alla Moda che si svolge nel capoluogo lombardo dal 21 al 27 febbraio.
Si tratta di Massimo Colapietro, 45 anni Hair Stylist e formatore per @theclubitalia @wellaprofessionals_italia @wellahair Top colorist club Italia #wellaitalia, titolare @i_colapietro_parrucchieri in Piazza Kolbe 7/A ad Acquaviva delle Fonti.
Incuriositi, lo abbiamo incontrato per rivolgergli qualche domanda.
“Partecipare alla Milano Fashion Week – commenta a caldo prima della partenza Massimo Colapietro – sarà un’esperienza davvero unica, e in questa edizione che respirerò davvero un’aria di rinascita e grande fermento creativo come non capitava purtroppo da tanti anni. Tutte le nuove ispirazioni che vivirò nei backstage sono linfa preziosa per il mio lavoro di ogni giorno in salone. Poter lavorare a contatto con grandi hair stylist internazionali su celebrity e modelle di fama mondiale mi consentirà di affinare le mie competenze per rendere sempre più belle le clienti che si affidano a me e al mio staff”.
Lavorerà per Wella, azienda partners dell’evento MFW 2023, con il team ‘the best club’ di cui è formatore.
“La Milano Fashion Week è per noi formatori una vetrina importante a livello nazionale, un vero e proprio trampolino di lancio. È un’esperienza individuale ma che al tempo stesso ci accomuna come team, siamo una community. Abbiamo partecipato più volte anche a l’Alta Roma, siamo un gruppo che parla di metodo, abbiamo quell’ordine anche nel backstage”.
Alla luce della tua esperienza, questa è la tua seconda partecipazione alla MFW, quali difficoltà potresti incontrare?
“Spesso le sale sono molto piccole, tra modelle e parrucchieri siamo in tanti, l’odine deve essere la prima cosa. Le acconciature e pettinature richieste dalla/o stilista del bran devono essere molto simili e curate, vanno realizzate nei tempi giusti. Parliamo di un evento mondiale di alto livello”.
Da quanti anni svolgi questa professione?
“A luglio copirò 46 anni, ho iniziato ad 8 anni nel salone di mio padre con il fare la barba, a 15 anni ho fatto il salto nel settore donna, a 23 anni ho deciso di iniziare la mia esperienza personale e aprire il mio primo salone, mi sono sempre occupato della donna. Per me la Formazione è sempre stata fondamentale, chi fa il formatore allo stesso tempo si forma per comunicare e trasferire esperienze e metodiche. Il vantaggio è doppio: vivere queste emozioni attraverso le sale educational che facciamo quando eroghiamo i corsi ed essere partecipi di questi grandi eventi. Non tutti possono partecipare. Elementi come l’arte, l’esperienza, l’emozione non viaggiano da soli, ci vuole sempre il Metodo alla base, è una è una guida per tirar fuori quello che ciascuno di noi ha dentro. Ci sono stati momenti negativi che fanno parte del percorso e che ti tornano utili, i tanti sacrifici, il viaggiare sempre sacrificando le domeniche e i lunedì, sono però abbastanza soddisfatto e gratificato al momento. Aspetto di viverla, sono caricatissimo! Dopo la pandemia vivremo un’esperienza diversa, dopo il Covid molte cose sono cambiate… anche la presenza settimanale delle clienti, è diminuita, però sono più ricche di servizi. Oggi la cliente richiede un servizio e una qualità molto più alta, preferisce venire 2-3 volte in meno all’anno, riduce la frequenza ma c’è un’esigenza di una qualità. Oltre al colore si scelgono trattamenti da fare anche a casa per mantenerlo. Il servizio ha avuto un costo importante, noi entriamo nelle loro case”.
I vostri consigli sono fondamentali…
“Il cliente è informato e bombardato dai social, il consiglio migliore è solo l’esperto che può dartelo. Oggi viviamo in un mondo digitale abbastanza evoluto”.
Che altro dire?
“A mio avviso questa esperienza sarà certamente diversa: alcuni brand seguiranno linee pulite e morbide, secondo la mia visione ci saranno sfilate dove vedremo teste dello stesso brand fatte in maniera diversa. Oggi parliamo di una diversità: ognuno vuole raggiungere il proprio Io, non per una questione di Ego ma di benessere mentale, trovare la propria identità e il proprio equilibrio, che passa anche attraverso il look, il modo di vestirsi, la scelta a quale sesso orientarsi. Il futuro è questo e il futuro inizia oggi. Dopo il Covid molte cose sono uscite fuori, c’è questo senso di libertà e di essere unici. Tanti anni fa la cliente si presentava in salone con dei santini di una musa a cui ispirarsi per la propria acconciatura. Oggi si cerca l’originalità, il sartoriale, il pezzo unico. C’è l’ho solo io anche con un colore stravagante. Questa è la visione che io ho prima di partire per la Milano Fashion Week 2023”.
ISABELLA GIORGIO